NEO-CLASSIC POP
           un progetto ideato da Marzio Rusconi Clerici
            a cura di Misiad e di Sputnik Arts Project

Le associazioni culturali Misiad e Sputnik Arts Project, coinvolgendo i loro designers e gli artisti, presentano un progetto ideato da Marzio Rusconi Clerici, Neo-Classic Pop per Atelier Castello, in occasione di Expo 2015.

Misiad, un’associazione culturale che comprende circa 300 designers, fondata nel 2011, nasce per mettere a sistema e comunicare le energie dei designers attraverso eventi, manifestazioni, e come vetrina sul territorio per promuovere il design italiano.

Sputnik Arts Project, associazione nata nel 2009, riunisce una serie di artisti di diversa formazione e origine, e si propone, attraverso l’organizzazione di mostre, eventi culturali a scopo sociale e con la pubblicazione di libri d’arte, di promuovere la ricerca artistica nelle sue forme espressive, visive e multimediali.

In questa occasione i designers e gli artisti delle due associazioni, mettendo in campo le proprie risorse, hanno dato vita a un progetto collettivo e autoprodotto, fortemente innovativo e radicato sul territorio milanese: in Piazza Castello, centro simbolico e nevralgico nei secoli della storia politica e culturale milanese, giardino ed elegante salotto della borghesia, hanno creato Neo-classic Pop, un percorso scenografico e artistico, tra scultura e design, lungo gli spazi e la prospettiva della Piazza, con l’intento di ridefinirne e valorizzarne la scenografia e la scansione degli spazi.

Un percorso che si snoda tra sculture monumentali site specific, eleganti aree verdi, piccoli giardini e sedute ideate da designers, che possano divenire luogo di sosta e di riflessione per i cittadini, trasformando la Piazza in un luogo d’arte e in una sorta di esposizione a cielo aperto, e che si sviluppi in un immaginario giardino neo-classico all’italiana, scandito da sculture, da isole verdi, da forme create da designers, dove la classicità più rigorosa che circonda gli spazi della Piazza si incontra con la contemporaneità delle grandi sculture, per dare vita a un vero e proprio museo e giardino all’aperto. Nell’impianto e nella struttura, questo progetto d’arte e design ripropone e ridisegna su scala ridotta le originarie geometrie architettoniche ricorrenti che scandiscono la grande Piazza Castello: un progetto profondamente italiano e innovativo che reinterpreta in chiave contemporanea la classicità più rigorosa dell’impianto di Piazza Castello. Da qui dunque un intervento che lavora sulle prospettive, sulle simmetrie, sui tracciati, sulla scenografia della Piazza, senza stravolgerne le architetture, ma

facendo leva sulla monumentalità e sull’impianto scenografico, attraverso la disposizione geometrica delle sculture contemporanee e neo-pop degli artisti, a suggerire un legame tra passato e presente in un gioco di specchi e di rimandi, tra le strutture e la storia architettonica e compositiva di Piazza Castello.

Come in un fantastico Viaggio in Italia, Neo-classic Pop è anche la tappa virtuale di un percorso visionario che attraverso le porte dell’Expogate ci conduce, attraverso questo neoclassico “giardino all’italiana” e attraverso le mura e i cortili del Castello Sforzesco, alla simbolica campagna del parco e del giardino all’inglese del Parco Sempione, in un metaforico e romantico ottocentesco viaggio letterario dalla città alla campagna.

ARTE E SCULTURA
In questo progetto, di cui Sputnik Arts Project ha curato la sezione artistica, sono stati coinvolti circa una decina di scultori, alcuni ormai celebri e affermati, altri giovani emergenti che da tempo lavorano sulla ridefinizione della figurazione e sulla ricerca, in chiave strettamente contemporanea, di nuovi linguaggi e di una rilettura del mondo e della società circostanti.
Questi scultori, secondo i loro diversi linguaggi e le poetiche differenti, a volte rileggendo la nostra più classica tradizione, a volte recuperandola con intento ironico e divertente o ancora stravolgendola e scardinandola per raggiungere nuovi e inaspettati esiti formali, creano attraverso opere di ampie dimensioni un contrappunto di forte impatto con le strutture simmetriche e geometriche della Piazza.
Dalle sculture erose e scarnificate di Aron Demetz ai rigorosi modelli di ascendenza classica di Giuseppe Bergomi, dalle terracotte policrome di donne emblematiche di Paolo Cassarà alle eleganti e visionarie figure di Livio Scarpella, fino alle rivisitazioni neo-pop di modelli di ascendenza nipponica di Hiroto Kitagawa e alle provocatorie e ironiche riletture di Francesco De Molfetta, queste opere site-specific, estremamente colte e ricercate, arricchiscono la Piazza di un profondo valore culturale e sociale, con un fortissimo impianto scenografico e visivo, divenendo un vero e proprio museo a cielo, godibile e fruibilie da tutti i cittadini, offrendo spunti di riflessione e di dibattito culturale.